Disturbi che so curare ma non da orecchio

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Disturbi che so curare ma non da orecchio


Avendo verificato che molto spesso sono in grado di ottenere risultati anche su sintomi e disturbi che non dovrebbero essere di mia competenza diretta, non derivando dall’orecchio interno e dall’idrope e nemmeno tradizionalmente di competenza della mia specialità, e avendo preso atto che spesso non esistono alternative valide offerte da altri, dovrei candidarmi e offrirmi anche per pazienti che hanno solo questi disturbi senza altri sintomi da trattare a carico dell’orecchio o lasciarli star male non essendo di mia competenza, senza apparire come un tuttologo cura-tutti il che potrebbe danneggiare la mia immagine e credibilità professionale?

Sempre più spesso vengo contattato, spesso con messaggi più che con vere richieste di consulenza, da pazienti i cui sintomi principali non sono acufeni, vertigini, problemi di udito ecc, magari comunque presenti ma meno rilevanti quanto altri sintomi che pure essendo spesso associati non derivano dall’orecchio o non solo e spesso potrebbero avere tutt’altra causa.

Se si deve far terapia comunque per altri sintomi da idrope da trattare non ci sono problemi visto che la terapia in fondo è la stessa, e generalmente ho elevato successo anche su questo disturbo.

Il problema si pone quando il paziente alla fine ha solo questo o soprattutto questo. Mi riesce più difficile qui propormi come suo medico per la cura di questo, ma forse dovrei, soprattutto per specifici disturbi dove in alternativa nessuno propone terapia e nemmeno si sforza a capire di cosa stiamo parlando.

Vediamo qui i principali molto sinteticamente provando a stabilire delle linee guida circa la mia possibilità di aiutare per questi problemi.

Tra questi disturbi andrebbe inclusa di sicuro la percezione del proprio battito cardiaco nell’orecchio (erroneamente definita “acufene pulsante“) per la quale pur non provenendo dall’orecchio interno propongo comunque terapia in modo efficace da circa venti anni. Su questo specifico disturbo trovate informazioni nella pagina dedicata agli acufeni.

Nonostante la mia terapia sia efficace anche su altro, ad esempio contratture cervicali, nausea e vomito, non reputo che per questi disturbi ci si debba rivolgere a me in assenza di altri sintomi da trattare. In particolare va sottolineato che la comparsa di nausea e/o vomito un paziente che ha avuto vertigini con nausea e vomito non comporta che questa sia una vertigine…senza vertigine. Ci possono essere tantissime altre cause che vanno valutate con altri medici.
Per le contratture cervicali poi, così frequenti anche nei miei pazienti come conseguenza di stress e non come causa dei sintomi da orecchio, ci sono sicuramente molte altre alternative. Per cui in questi casi consiglio di rivolgersi a me solo se comunque ci sono altri sintomi da trattare.

Mi limiterò qui quindi a parlarvi di tre situazioni spesso peraltro non facili da distinguere o perfino associate tra loro.

  • Senso di stordimento
  • Cefalea (mal di testa)
  • Testa piena e pressione in testa

SENSO DI STORDIMENTO, CONFUSIONE MENTALE

Difficile da definire, tanto che in inglese lo chiamano testa leggera, lightheadness, e noi in italiano spesso testa pesante. Se lo avete, avete anche capito benissimo a cosa mi riferisco. E’ come se il vostro cervello fosse rallentato, o come se non vi foste svegliati del tutto o come se aveste bevuto, diciamo.

Nella maggior parte dei casi lo so curare e i pazienti che hanno questo disturbo ottengono ottimi risultati con la terapia, quando la devo comunque proporre per trattare altri disturbi concomitanti da idrope. Ma non so realmente da dove venga con certezza e come in effetti lo stia curando.

Ma ovviamente ho delle teorie per provare a spiegarmi l’origine del disturbo e l’efficacia della cura.

Credo che questo disturbo possa derivare dall’associazione di due componenti, psichica e fisica. Quella fisica potrebbe consistere in un aumento della pressione e quantità dei liquidi endocranici. In pratica un idrope, endocranico, cerebrale. Se così fosse allora anche la parte “somatica” sarebbe comunque psico-somatica o comunque legata a stress, poiché anche i liquidi cerebrali sono in parte regolati dall’ormone antidiuretico.

Nella mia diretta esperienza ovviamente mi viene riferito soprattutto da pazienti che mi contattano per altri disturbi ma ovviamente il disturbo potrebbe presentarsi anche da solo senza alcun sintomo da idrope dell’orecchio interno, e spesso è riferito come il più fastidioso e invalidante.

Per un paziente che eventualmente volesse rivolgersi a me per trattare questo specifico disturbo pur in assenza di altri sintomi da orecchio da trattare la terapia iniziale deve includere il carico idrico e i neurofarmaci, riservando magari altre componenti come dieta, cortisone e fleboclisi a un secondo momento in caso di insuccesso e valutando caso per caso.

Per luogo comune un paziente che ha già un senso di confusione mentale, rallentamento cerebrale diciamo, ubriacatura, dovrebbe aspettarsi dall’uso di neurofarmaci un aggravamento del sintomo, e non escludo che questo sia quel che potrebbe succedere o magari vi è successo in passato usando neurofarmaci ma, probabilmente per la rigorosa costante associazione del carico idrico 3 litri succede esattamente il contrario e la testa si riaccende, funziona meglio, si libera. Questo mi porta sempre più verso l’idea del possibile ruolo dell’ADH (ormone antidiuretico) e dei liquidi cerebrali anche per questo disturbo.

Se avete già tentato altre soluzioni o specialisti senza alcun esito (ed è probabile che non troviate molto aiuto da parte di altri) posso provare ad aiutarvi io. Ovviamente se avete comunque altri disturbi da idrope da trattare potete tranquillamente prenotare direttamente la consulenza che tanto servirà fare terapia comunque.


CEFALEA (mal di testa) e FULLNESS IN TESTA

Ovviamente esistono, per quanto sappiamo almeno, moltissime cause diverse di cefalea. E spesso si è anche tentato erroneamente di accorpare la cefalea con sintomi dell’orecchio creando l’ennesima sindrome (ad esempio la vertigine emicranica, che non esiste!)

Qui mi riferisco però soprattutto a quelle forme di cefalea aspecifiche che restano regolarmente senza diagnosi e senza una vera cura o per le quali ogni cura sembra inefficace.

A parte la possibile cefalea muscolo-tensiva dove il ruolo dello stress è ovvio, in particolare da moltissimi anni ho elevato successo su quelle forme di cefalea diffuse a tutta la testa, spesso legate a stress e variazioni atmosferiche. Anche qui è probabile che la causa sia l’aumento della pressione dei liquidi endocranici il che spiegherebbe l’efficacia della mia terapia anti-idrope. Ricordate infatti che anche i liquidi endocranici sono in parte regolati dall’ormone antidiuretico, bersaglio della mia terapia.

Una osservazione per la quale non ho una vera spiegazione al momento. Spesso nello stesso paziente, senza terapia, si alternano fasi di cefalea ricorrente con fasi di vertigini ricorrenti, nel senso che in periodi nei quali ci sono vertigini non si presenta la cefalea e viceversa. Ma facendo terapia si fermano entrambi.

Un altro disturbo che può essere interpretato come una cefalea, sebbene differente, è la sensazione di testa piena (in questo caso sensazione fisica vera e propria) o di pressione in testa. Si tratta di un disturbo simile a quello tipico da idrope dell’orecchio ma diffuso a tutta la testa o a parte di essa, spesso senza una precisa localizzazione. Molto spesso anche qui sembrano esserci relazioni gli stessi fattori che influenzano l’idrope dell’orecchio (stress, variazioni climatiche, sonno, ciclo mestruale ecc..). Non ho un nome per questo disturbo ma per analogia possiamo chiamarlo fullness in testa.

Qui, sia per vera e propria cefalea che per la “fullness in testa” la terapia dovrebbe probabilmente includere anche le fleboclisi per abbassare la pressione endocranica e per necessità propedeutica (piramide della terapia) a questo punto anche la dieta.

Se avete questo problema e avete tentato già altre strade senza successo posso provare ad aiutarvi io. Ovviamente se avete comunque altri disturbi da idrope da trattare potete tranquillamente prenotare direttamente la consulenza che tanto servirà fare terapia comunque.



Dott. Andrea la torre, specialista in otorinolaringoiatria per idrope e sintomi correlati

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Pubblicato da Dr. Andrea La Torre

Specialista in Otorinolaringoiatria

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