Idrope News
Il blog del Dott. La Torre
Sindrome di Meniere, acufeni: parliamone… purché non si parli di La Torre e della sua cura.
I gruppi Facebook per acufeni o Meniere sono nella maggior parte dei casi “sporchi” e pilotati verso finalità ben diverse che non aiutarvi a trovare una cura. In questo post ve lo provo.
Periodicamente, nel corso degli anni, molti miei pazienti soddisfatti hanno tentato invano di comunicare l’esito favorevole della terapia in vari gruppi Facebook per acufeni o Meniere, nonostante ormai io da tempo dica loro che non ne vale assolutamente nemmeno la pena e che è battaglia persa in partenza, visto che io so bene come stanno le cose. E infatti, regolarmente, i loro commenti vengono respinti. E quando per errore qualcuno li fa passare, vengono subito massacrati, e quindi espulsi da ogni gruppo, a conferma dell’obiettivo non certo pulito di questi gruppi e della vera finalità, che è quella di negare l’esistenza di una cura. Escluse magari quelle che si vuole che siano diffuse, in conseguenza spesso di accordi con specifici medici o altro. Io stesso non ho accesso ovviamente a nessuno di questi gruppi Facebook. Ovviamente se invece qualcuno vuole parlare male di me o della mia terapia è sempre stato permesso di farlo.
E sia chiaro, non sono l’unico bersaglio di questo atteggiamento, spesso nei gruppi facebook per acufeni o per Meniere o vertigini, si attaccano anche altri medici, ma essendo lo specialista più noto e l’unico che in effetti cura, sono il nemico numero uno di quelli che non vogliono che una cura ci sia e venga diffusa. A meno che non sia una cura controllata da loro o da quelli con cui si sono alleati.
A volte ci sono dietro presunte associazioni di pazienti spesso ricollegate o controllate da una associazione “madre”, la AMMI (ex AIMM) presieduta da una certa Nadia Gaggioli, le cui finalità erano chiare già oltre 20 anni fa, quando, a mie proposte di collaborazione, rispondevano con lettere di avvocati. Tutte queste associazioni sono per lo più finalizzate a ben altro e vanno combattute, non sostenute.
Altre volte ci sono, in questi presunti gruppi di supporto, veri e propri interessi diretti a proporre altra terapia (come i gruppi Facebook per acufeni gestiti da Luca Del Bo, interessato a vendere apparecchi per la TRT e non a curare) dove ovviamente possono esserci terapie inutili che di sicuro non funzionano, ma non la mia, che dando risultati, allontanerebbe i pazienti dall’acquisto di quel che loro vogliono vendere.
In questo post, che si ricollega a quello dove vi metto in guardia da questi gruppi di supporto inutili, e con obiettivi ben diversi dall’aiutarvi davvero o dal trovare cure, vi fornirò prove sulla squallida situazione, lasciando che siate voi a farvi una opinione diretta. Una parte piccolissima della marea di schermate e testi che avrei da pubblicare, ma credo siano già sufficienti per farvi un’idea. D’altronde ci vuole poco a verificare. Basta provare a entrare in uno di questi gruppi Facebook per acufeni o Meniere, fare il mio nome, parlare di idrope o della mia terapia, mettere magari un link al mio sito e vedere cosa succede, sempre che non siate rifiutati a priori. Io, ormai, sono anni che mi tengo fuori da questo, avendo capito la totale inutilità. E quelli che non la capiscono, beh, peggio per loro. Non posso salvare tutti.
Vi invito a leggere anche l’altro post collegato
[I rischi del sostegno psicologico tra pazienti in alternativa alla ricerca di una cura]
Cominciamo dal più spudorato, dove proprio viene ufficialmente comunicato al gruppo il divieto di parlare di me o pubblicare collegamenti al mio sito.

Servono commenti o è abbastanza chiaro? Alla fondatrice del gruppo Sindrome di Meniere, parliamone … non interessa, per sua ammissione, parlare di una terapia che cura la Meniere, anzi vieta proprio di parlarne. E i miei pazienti soddisfatti e curati diventano… i miei seguaci! Manco fossero qualche setta segreta, invece che pazienti che cercano di aiutare altri con i loro stessi problemi. Ma allora se è vietato diffondere una cura che funziona, a cosa serve questo gruppo?
A seguire pubblico integralmente un articolo, con immagini probanti, preparato qualche anno fa (2017) da miei pazienti e anche collaboratori, Francesca Gabriele, Mauro Esperto e Irina Larionova, che denunciava la situazione dei gruppi Facebook per acufeni. E in particolare di un gruppo specifico gestito (in teoria) da un mio ex paziente, uno di quei signor nessuno, autoproclamatosi leader, come spiego nel post dove vi metto in guardia sul vero significato di questi gruppi e dei loro pericoli. Ma nella pratica controllato sempre dalla Gaggioli, che sembra il gran burattinaio di molti di questi gruppi, e dalla sua associazione che da sempre dirotta i pazienti verso specifici medici e terapie.
RESOCONTO DEL TENTATIVO DI COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE “ACUFENI UNITI” E CON IL RELATIVO GRUPPO FACEBOOK ASSOCIATO
Francesca Gabriele www.facebook.com/francesca.gabriele.334
Mauro Esperto www.facebook.com/mauroesperto
Irina Larionova www.facebook.com/irina.larionova.96
In data 1 ottobre 2017 in seguito all’accordo preso tra il dott. La Torre e il Presidente nonché fondatore dell’Associazione Acufeni Uniti Giuseppe Marchetti in cui egli stesso ha acconsentito a permettere ai pazienti trattati con terapia anti idrope di testimoniare nel loro gruppo facebook, sono state riportate una serie di testimonianze sull’esito positivo di tale terapia. Numerosi pazienti hanno chiesto l’iscrizione al gruppo Acufene#UNITI – Tinnitus United per condividere la propria esperienza con altri affetti dagli stessi sintomi. Il risultato sono stati una serie di post in cui veniva testimoniata l’efficacia della terapia anti idrope e la risoluzione dei sintomi nella stragrande maggioranza dei casi. Tutto ciò al fine di divulgare la possibilità di una cura a coloro che ancora ne fossero all’oscuro.



I toni della conversazione sono stati fin da subito pacati ed educati allo scopo di diffondere la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico e di infondere speranza in quanti ancora soffrono di acufeni ed altri disturbi correlati da idrope. Come prevedibile le testimonianze apportate hanno suscitato la curiosità di alcuni componenti del gruppo che hanno avanzato richieste di informazioni sulla cura stessa … purtroppo altri hanno insinuato sospetti sulla veridicità delle testimonianze utilizzando toni polemici ed offensivi, da parte di quelli che sembrano volere tutto tranne che davvero una cura e che purtroppo si trovano ovunque agguerriti contro ogni medico, soprattutto se di successo, richiedendo l’intervento del Sig. Giuseppe Marchetti a moderare i commenti.

Gli attacchi da parte dei membri del gruppo Acufeni Uniti invece, nonostante la raccomandazione, sono continuati molteplici e ingiustificati a fronte del racconto di semplici esperienze di risultati positivi ottenuti con la terapia. Il tutto è continuato fino all’intervento del Presidente dell’AMMI (associazione dei menierici) Nadia Gaggioli. La Sig.ra Gaggioli in seguito alla richiesta di eliminare i numerosi post presenti nello stesso gruppo facebook dell’associazione AMMI, Malattia di Meniere, (tutt’ora nel 2017 presenti e visibili a tutti e anche recenti a dispetto di quanto da lei affermato, così come evidenti pubblicità ad altri medici, non certo La Torre, con tanto di nome del medico), in cui erano presenti palesi insulti alla persona del dott. La Torre, ha reagito… minacciando denuncia per diffamazione definendo tale richiesta come critica da un gruppo all’altro. Dall’intervento della Gaggioli (alla quale sono concessi come si legge, “poteri speciali” in un gruppo non suo, per ignoti motivi) in poi i toni sono drasticamente cambiati e, nel giro di 24 ore, sono state eliminate tutte le testimonianze positive dei pazienti pubblicate nel gruppo e lasciati solo i commenti di critica e offese alla persona del dr La Torre volti a screditare lui come professionista e la validità della terapia.




Tutto mostra un evidente intento di deviare volutamente i pazienti da una terapia esistente! E lascia anche sospettare che chi veramente è “capo non ufficiale” del gruppo e dell’Associazione relativa non sia il suo amministratore e fondatore Giuseppe Marchetti, bensì la stessa Nadia Gaggioli, che da vent’anni in pratica sembra portare avanti lo stesso tipo di “politica” inviando pazienti solo a medici e centri collegati alla sua Associazione (ma la collaborazione del Dott. La Torre non è mai richiesta né accettata!, sebbene, stando a quanto il Dott. La Torre ci ha riferito, fosse stato offerto di assistere gratuitamente i membri dell’allora giovane associazione) e tenendoli palesemente distanti, con critiche e offese anche feroci, da una terapia già disponibile da anni e funzionante.
La principale scusa “formale” per far sparire rapidamente tutte le testimonianze positive dei pazienti curati dal Dott. La Torre sarebbe stata quella di che i pazienti soddisfatti avrebbero voluto pubblicizzare (rendere pubblica?) l’efficacia della terapia in contrasto con il regolamento del gruppo che vieterebbe di nominare medici e di parlarne sia in positivo che in negativo, ma i fatti hanno ampiamente dimostrato il contrario, e la mala fede con un preciso scopo di evitare il diffondersi dell’informazione positiva, avendo riscontrato vari post promozionali riferiti anche ad altri medici ed avendo, gli amministratori stessi, eliminato solo i commenti positivi lasciando pubblicate le polemiche e le offese con tanto di nome e riferimenti dettagliati alla terapia in questione!
A conclusione di tale tentativo di collaborazione, “apparentemente” voluto dal paziente e fondatore Giuseppe Marchetti ma “apparentemente” ostacolato dalla Sig. Gaggioli, è intervenuta l’altra amministratrice del gruppo dott.ssa Paola Perin biologa ricercatrice che ha dato disposizione di bloccare i nuovi post a ennesima riprova della volontà di nascondere l’esistenza di una cura e di una politica contro i pazienti e la salvaguardia della loro salute!! Tutte le iscrizioni dei pazienti del Dott. La Torre già dopo il primo giorno sono state inoltre bloccate per impedire loro di comunicare.


Ecco la deludente conclusione di un tentativo di collaborazione e di apertura con Associazioni che dicono di battersi per la ricerca di una cura. Ecco il risultato di accordi presi con il Presidente Giuseppe Marchetti, persona affetta da acufene ed ipoacusia che millanta di battersi per la ricerca e il bene di quanti soffrono e che poi rifiuta, dietro l’apparente divieto di qualcuno più in alto di lui, e palesemente “rispettato”, la Gaggioli, che si diffondano i risultati della terapia che peraltro ad oggi è l’unica esistente ed efficace per questo tipo di sintomi!! Il tutto facendo inoltre leva su singoli individui carichi di odio che sembrano ormai preferire non credere più a nessuno piuttosto che accettare l’ipotesi di una cura, e che saranno sempre di più se questo è l’atteggiamento delle Associazioni che in teoria nascono per loro stessi. A triste dimostrazione di quanto interessi di ben altra natura (verosimilmente economici e di potere) vengano anteposti al benessere dei pazienti, risultando più conveniente occultare l’esistenza di una cura!
Questa vicenda ha un retroscena, accennato nell’articolo preparato dai miei pazienti. Il giorno prima, conoscendo personalmente il fondatore di questo gruppo della relativa associazione, Giuseppe Marchetti, essendo un mio ex paziente, e prevedendo la sua debolezza in un dialogo diretto, per tentare di ottenere l’accesso dei miei pazienti al gruppo, ed evitare che venissero massacrati a ogni tentativo di portare speranza o bannati come già stava succedendo, lo invitai a una lunga chat su WhatsApp, ovviamente avvisandolo del fatto che la avrei resa pubblica. Noterete la completa differenza dei due toni. Io seguivo una precisa strategia e un preciso scopo, fargli ammettere che chi controllava tutto alla fine non era lui ma la Gaggioli (AMMI /AIMM) e fargli accettare, anche se sapevo già che non sarebbe durata, i miei pazienti e la libertà di comunicare. Se avete visto il bellissimo film Codice d’Onore con Tom Cruise giovane avvocato militare che cerca di incastrare con le sue stesse parole un pezzo da novanta, riconoscerete lo stile, con evidente pressione e ripetizione per far crollare l’interlocutore e ammettere la verità. Verità che credo sia palese a tutti se avrete la pazienza di leggere il contenuto integrale di questa lunga chat.
[Leggi chat integrale con il Presidente della ‘Associazione Acufeni Uniti]
Dr. Andrea La Torre
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2 pensieri riguardo “Sindrome di Meniere, acufeni: parliamone… purché non si parli di La Torre e della sua cura.”