Diagnosi dei sintomi dell’orecchio

LA DIAGNOSI

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Diagnosi dei sintomi dell’orecchio: le basi

I “veri” acufeni, le alterazioni dell’udito (ipoacusia, disacusia, iperacusia), le vertigini, il disequilibrio soggettivo, la sensazione di orecchio pieno o pressione (fullness) sono disturbi che vengono creati sempre nell’orecchio o comunque nell’apparato uditivo e vestibolare. Se questo non è generalmente nemmeno in discussione per i problemi di udito o per la fullness dell’orecchio, quel che è importante capire da subito (e capito questo già avrete capito più di molti specialisti e presunti esperti…) è che acufeni, vertigini o disequilibrio soggettivo non possono essere causati da nessuna alterazione al di fuori del complesso orecchio interno / nervi acustico e vestibolare, con la sola eventuale eccezione puramente teorica, mai verificata o dimostrata, per i soli acufeni, di una possibile produzione a livello delle vie uditive centrali.




Se siete entrati nel sito direttamente in questa pagina vi consiglio di leggere e apprendere in modo progressivo con l’esplorazione guidata partendo dalle basi per poi passare alla diagnosi, ai sintomi e infine alla terapia.

In questa pagina:


Anatomia e fisiologia sono le basi della Medicina

La diagnosi per acufeni, vertigini e problemi di orecchio si basa sul ragionamento e sulla conoscenza di anatomia e fisiologia del corpo umano e sulla valutazione delle caratteristiche dei sintomi, più che sull’esame obiettivo (non è comunque possibile visitare l’orecchio interno) o sugli esami. Questo mi ha permesso dopo anni di valutazioni con molti esami diagnostici, alcuni dei quali poco noti alla maggior parte degli specialisti o perfino da me ideati o modificati, effettuati su migliaia di pazienti, di abbandonarli progressivamente fino a poter proporre, già dal 2011, solo consulenze in audiovideo, con notevoli vantaggi.

La diagnosi dei sintomi dell'orecchio si fa conoscendo anatomia e fisiologia, basi della medicina
Anatomia e fisiologia sono per la Medicina come la Costituzione per la Giurisprudenza

La certezza che per acufeni, vertigini o disturbi dell’equilibrio, oltre ovviamente ai problemi di udito o di pressione nell’orecchio od orecchio chiuso, non esistano cause esterne all’orecchio (o ai suoi nervi) e per acufeni e vertigini nemmeno nell’orecchio esterno o medio ma solo nell’orecchio interno, deriva soprattutto dall’aver studiato l’anatomia (com’è fatto) e la fisiologia (come funziona) del corpo umano, esami dei primi anni di Medicina, che sono – o dovrebbero essere – la base di ogni attività medico-scientifica.

Sto forse dicendo che molti medici, generici o specialisti, fanno affermazioni assurde che possono permettersi solo grazie all’ “ignoranza” del paziente che hanno di fronte…? Sì. Purtroppo è davvero così! Una ragione in più per approfittare di tutto il materiale che metto a disposizione in questo sito per conoscere e capire.


Il ragionamento clinico nella diagnosi dei sintomi dell’orecchio

Basterebbe un banalissimo ragionamento clinico che normalmente viene insegnato durante il corso di Laurea in Medicina per evitare di affermare cose assolutamente inaccettabili circa la sede di origine dei disturbi, deviando il paziente dalla possibilità di un eventuale trattamento idoneo.

In cosa consiste il sintomo? > Quali organi o parti di organo possono produrlo in base alla loro specificità funzionale? > Che tipo di alterazioni sono possibili in quell’organo?

Solo il labirinto  (orecchio interno) è in grado d’inviare l’informazione sbagliata che determina la vertigine o il disequilibrio soggettivo. Solo nella coclea o nel nervo acustico (e in teoria nelle vie uditive centrali, ma non è mai stato provato) si può generare il segnale bioelettrico che giunto alla corteccia cerebrale viene percepito come acufene.

Le diagnosi, in Medicina, non si ottengono facendo esami a casaccio, ma partendo da premesse logiche, che richiedono la conoscenza delle basi di biologia cellulare, istologia, anatomia e fisiologia e patologia. Molti esami diagnostici e valutazioni oggi ancora proposti per lo studio di questi sintomi (TAC, Doppler, radiografie della cervicale e perfino visite odontoiatriche o fisiatriche e chissà cos’altro…) sono invece completamente inutili e privi di qualunque logica, sebbene facciano girare… moneta, motivo per cui difficilmente verranno abbandonati, se non magari per sostituirli con altri altrettanto inutili. In pratica si cerca la causa dappertutto, dalla cervicale o l’articolazione temporomandibolare, che mai potrebbero creare vertigini o acufeni e meno che mai una ipoacusia neurosensoriale, non avendo alcuna relazione con l’orecchio, all’orecchio esterno o medio, dimenticando che l’origine di questi disturbi può essere solo l’orecchio interno.


Idrope e Meniere non sono la stessa cosa!

Ma anche quando si arriva a comprendere la sede di origine del problema, l’idrope (la causa più frequente e l’unica trattabile e l’unica dimostrata e nota a tutti) è la più sottovalutata. E purtroppo, ancora oggi, molti medici e perfino molti pazienti (per colpa dei medici) fanno una gran confusione tra idrope e Meniere pretendendo che ci siano vertigini e magari pure tipicamente di almeno 20 minuti, per poter diagnosticare l’idrope. Lentamente, molto lentamente, almeno in Italia, soprattutto grazie ai miei sforzi, per oltre 20 anni per “educare” in ogni modo e con ogni mezzo a capire l’idrope, qualcosa sta cambiando, ma la strada per far capire a tutti qualcosa talmente ovvio da non poter nemmeno essere messo in discussione sembra essere ancora lunga. L’idrope è una condizione dell’orecchio interno, una causa, un meccanismo che può portare a sintomi. La malattia o sindrome di Meniere è solo una definizione che viene data a una associazione nello stesso paziente di sintomi creati dall’idrope.


Nella prossima pagina

Nelle prossime pagine di questa sezione, anche con l’aiuto di alcuni video, vedremo in successione come devono essere interpretati i sintomi, quel che sappiamo e non sappiamo sulle cause, e come l’errato o assente ragionamento clinico porti a diagnosi completamente sbagliate e impossibili, spiegandovi le più comuni tra quelle fatte abitualmente da altri medici. Vi presenterò quindi in rapida successione i sintomi, con la definizione e la sede dell’orecchio dove il disturbo viene prodotto, includendo anche alcuni problemi che non vengono dall’orecchio interno e quindi nemmeno dall’idrope. I disturbi da orecchio interno saranno poi affrontati in dettaglio nelle sezioni successive con pagine dedicate e video. Infine vi parlerò della consulenza in audiovideo, da me proposta già dal 2011 e che, in questo specifico settore dove non possiamo visitare direttamente l’organo che vogliamo curare e non possiamo ricavare da esami diagnostici informazioni davvero utili per la cura della consulenza audiovideo, offre solo vantaggi e nessun limite.

Se volete informazioni minime più sintetiche e non siete interessati a conoscere davvero tutto (peccato, ma posso capire), avete a disposizione la versione sintetica internazionale, nata per dare informazione anche ai pazienti che parlano altre lingue (nonostante questo sito abbia un sistema di traduzione automatica), ma utile anche per chi parla italiano, se volete solo sapere lo stretto indispensabile per decidere di fare terapia con me.

Oppure guardate questo video di appena 10 minuti che vi riassume tutto dalle basi alla terapia mostrando parti del sito con testi e immagini,

Potete anche visualizzare e scaricare un file in formato PDF per guardare tutte le schermate che compongono il video.

Oppure, se preferite, guardate questo video dove vi spiego tutti i concetti fondamentali in 20 minuti!

Infine, per avere risposta diretta alle domande più frequenti potete consultare la nuova serie di video brevi (Shorts YouTube). Ogni giorno vengono pubblicati nuovi video e potete inserire nei commenti altre domande alle quali vorreste avere risposta con un nuovo video breve.

Youtube shorts per domande e risposte
Clic per accedere all’intera serie di Domande e Risposte

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Dott. Andrea la torre, specialista in otorinolaringoiatria per idrope e sintomi correlati

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